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CITTADINANZA ATTIVA: attività rivolte ai bambini della scuola primaria

CITTADINANZA ATTIVA  primaria: rispetto delle regole (attività di role playing); gioco a stazioni sulla vita civica; memory e ospiti sui servizi offerti dallo stato; brancacciopoli.

Le attività sviluppate con i ragazzi più grandi della primaria e con i più piccoli del liceo sono state abbastanza simili e tutte realizzate con grande successo.

Il gioco sulle regole ha provocato tante risate tra i compagni, a quell’età è facile provare imbarazzo e in alcuni momenti sembra che la timidezza blocchi gli alunni; gli adolescenti sono a volte timidi nell'esporsi davanti agli altri (anche se lo dimostrano solo quando gli viene chiesto di parlare). In un primo momento, dopo aver spiegato l'attività da svolgere, spesso succede così: ci sono i più coraggiosi che si prestano volontari per primi e farebbero tutto senza problemi e senza alcuna paura, e poi ci sono anche quelli più timidi, che si lamentano e si vergognano un po' ma poi con mezzo sorriso iniziano a partecipare per fare insieme agli altri un lavoro meraviglioso, al quale finiamo tutti per applaudire con grande gioia, benessere e soddisfazione. I ragazzi con queste attività hanno realizzato che non era così complicato ciò che gli era richiesto di fare, e che anzi potevano trascorrere dei momenti divertenti insieme ai loro compagni, imparando in una maniera diversa rispetto al solito.


In questa parte del progetto abbiamo anche potuto conoscere degli operatori dei servizi pubblici che si sono prestati volontari per fare qualche visita alle scuole, parlare con gli studenti e collaborare così con tutti noi per un bene superiore (“Vivere il Quartiere”). Le visite degli ospiti consistevano in una mezz’ora di intervista (circa) in cui loro si presentavano ai ragazzi e spiegavano in cosa consiste la loro professione.

Abbiamo intervistato Antonio, un infermiere che attualmente lavora all'Ospedale Policlinico; Marcello, candidato come sindaco del suo paese Polizzi Generosa; abbiamo avuto come ospite telefonico un autista dell’AMAT,
il servizio di trasporto pubblico della città di Palermo. Le interviste sono state arricchenti e stimolanti per i ragazzi che hanno fatto diverse domande per capire come loro sviluppano una funzione 
molto importante 
nel sistema dei servizi pubblici che tutti dobbiamo rispettare ed aiutare a mantenere funzionali. Il clima in classe è stato molto gradevole, leggero e propizio per il corretto sviluppo delle interviste. Alcuni dei nostri ospiti sono rimasti a lungo a dialogare con i ragazzi che mostravano molto interesse e che desideravano conoscere in maniera più approfondita come funzionano i sistemi dei servizi pubblici per poter contribuire sempre nella migliore maniera allo sviluppo della città. 




Il 𝗠𝗲𝗺𝗼𝗿𝘆 𝗱𝗲𝗶 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶 è stata l'attività strettamente connessa con le interviste, proposta infatti nei momenti precedenti o immediatamente dopo. Attraverso il Memory da noi ideato e realizzato i ragazzi dovevano associare le carte dei servizi pubblici con quelle dei bisogni che vanno a soddisfare. Le carte del nostro Memory, con disegni stimolanti, hanno positivamente impressionato i ragazzi e, una volta terminata la partita ci chiedevano di tornare a giocare ancora e ancora. 

Il gioco a stazioni sulla vita civica ha subito una piccola variazione da una scuola all’altra, abbiamo infatti orientato i ragazzi della primaria verso la creatività artistica manuale (passando per l’angolo della cartolina, l’angolo della poesia, l’angolo del fumetto…) mentre ai ragazzi del primo liceo abbiamo permesso di utilizzare anche il loro smartphone per creare dei reel oppure dei tiktok (dei piccoli video nell'angolo del cinema, in cui dovevano rappresentare una specifica azione a loro libera scelta sempre riguardo la tematica della cittadinanza attiva).

I video realizzati sono stati molto creativi e divertenti, ogni gruppo rappresentava la propria idea e poi realizzavano un piccolo video da proiettare nella LIM e vedere tutti insieme.

Senza nessun dubbio, per i ragazzi della primaria, il gioco che ha provocato più sensazioni positive è stato il "Brancacciopoli", con il suo tabellone ambientato appunto nel quartiere Brancaccio appositamente realizzato dall'Associazione Uniamoci. Non solo i bambini, ma anche le maestre, sono rimaste stupite dalla bellezza di questo tabellone con i nomi e le immagini dei posti del quartiere.

Secondo me, quest’attività è stata molto virtuosa e apprezzata da tutte le persone della scuola, con grande entusiasmo alunni e maestre si avvicinavano a vedere il gioco che rifletteva alcuni dei posti più frequentati da tutti loro. E quindi realizzare un gioco con una rappresentazione così fedele degli spazi pubblici veri, ha significato naturalmente un grande incentivo e motivazione alla partecipazione all'attività oltre alla felicità suscitata.



Elèna Marco Tendero
Animatrice sociale


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