Passa ai contenuti principali

PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA - "Il quartiere che vorrei"

 


“IL QUARTIERE CHE VORREI” è il titolo scelto per  una delle attività del progetto Vivere il quartiere realizzato dall’l'associazione Uniamoci, al quale hanno partecipato i bambini della scuola elementare Direzione Didattica Orestano e i ragazzi del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico Danilo Dolci. Il tema principale era quello della Partecipazione Democratica, sviluppata in particolar modo nel quartiere di Brancaccio.

Nel mese di Dicembre con le classi della primaria abbiamo svolto 3 incontri sulla partecipazione democratica che hanno coinvolto 3 delle classi dell’Orestano ove i bambini sono stati protagonisti del loro quartiere e hanno idealizzato con un modellino 3D ciò che dovrebbe essere Brancaccio dal loro punto di vista. Il progetto seppur breve è riuscito a far emergere anomalie che riguardano la loro crescita all’interno del quartiere e del benessere sociale visto dai bambini, le attività del progetto in primis sono partite dal riconoscimento delle aree da migliorare e rendere piacevoli e accoglienti, in seguito hanno immaginato servizi o strutture mancanti che renderebbero il quartiere accogliente, infine l’hanno reso reale grazie al modellino 3D creato da loro.


Con le classi del primo liceo sono stati svolti 3 incontri della durata di due ore l’uno. L’obiettivo era di immaginare, progettare e rendere accogliente il loro quartiere per poi presentarlo al presidente della loro circoscrizione, sfida accolta con entusiasmo dai ragazzi che hanno abbracciato con interesse l’opportunità di esprimersi con gli operatori in un contesto informale rispetto a quello della scuola. Sin dal primo incontro i ragazzi hanno espresso preoccupazioni per alcune aree del quartiere e lamentele per il non-cambiamento delle aree in questione, così con l’aiuto del programma FIGMA sono state raccolte le loro idee su ciò che sarebbe essenziale in un quartiere sia come servizi che strutture ricreative utili in un contesto di vita sociale per la giusta crescita e per lo sviluppo sociale tra pari. Nel secondo incontro ci siamo immersi nella parte pratica di progettazione e disegno di ciò che dovrebbe essere il quartiere ideale con l’aiuto di materiale riciclato raccolto dagli operatori, abbiamo realizzato partendo da una base di disegno su carta, il prodotto definitivo che sarebbe un modellino 3D con materiale di riciclo disegnato e colorato.

Il progetto ha coinvolto 4 operatori tra cui 2 educatori e 2 animatori in un approccio di gioco interattivo e informale, le classi coinvolte hanno mostrato interesse e voglia di mettersi in gioco per il quartiere, le tematiche e le idee raccolte da bambini e ragazzi mostrano la voglia di cambiamento e di miglioramento per il loro quartiere.

Dal mio punta di vista, il progetto mi ha aiutato a scoprire non solo le bellezze nascoste del quartiere ma anche la mentalità di questa nuova generazione che si affaccia con coraggio su delle tematiche che ancora oggi facciamo fatica ad applicare. Approvo appieno progetti simili che tengono conto dei bambini e li mettono al centro dell’attenzione. Ovviamente c'è stata qualche piccola difficoltà, come il dosaggio dei colori nel dipingere il modellino 3D o l'assenza di servizi di prima necessità nello stesso che non avevano ancora pienamente acquisito, ma fa parte del loro percorso da cittadini. Dei ragazzi mi ha colpito molto l’impegno dei giovani anche nelle attività manuali, inoltre ha messo in mostra come è possibile collaborare tra pari e raccogliere idee senza litigi e esclusione di idee altrui. Allo stesso tempo è stato bello ascoltare e vedere quali erano le priorità effettive dei giovani per il loro quartiere e il comune accordo su alcune tematiche. Ogni classe ha riscontrato qualche difficoltà di attenzione e collaborazione tra i gruppi da noi formati, specialmente una classe alle prime armi che deve conoscersi meglio, ma l’intesa già percepita porterà sicuramente a maggior compattezza come gruppo classe. 

Nella fase di conclusione dell’attività, abbiamo incontrato Il Sig. Viscuso Giacomo il vice- presidente della II circoscrizione del Comune di Palermo, ha prestato attenzione ai modellini 3D  realizzati e ha ascoltato le richieste dei nostri giovani, ha insistito sull’importanza e l’impatto dei giovani sul miglioramento della circoscrizione e ha anticipato alcuni progetti già in corso per il quartiere;

Infine l’incontro è terminato con la promessa di rinnovare spesso questi incontri e di invogliare ogni cittadino partendo dai più giovani a contribuire al miglioramento con l’aiuto delle associazioni e le altre realtà presenti nel territorio al fine di una Brancaccio accogliente e pulita.

N'Guessan Franck
Animatore sociale




 

Post popolari in questo blog

CITTADINANZA ATTIVA: attività rivolte ai bambini della scuola primaria

CITTADINANZA ATTIVA   primaria: rispetto delle regole (attività di role playing); gioco a stazioni sulla vita civica; memory e ospiti sui servizi offerti dallo stato; brancacciopoli. Le attività sviluppate con i ragazzi più grandi della primaria e con i più piccoli del liceo sono state abbastanza simili e tutte realizzate con grande successo. Il gioco sulle regole ha provocato tante risate tra i compagni, a quell’età è facile provare imbarazzo e in alcuni momenti sembra che la timidezza blocchi gli alunni; gli adolescenti sono a volte timidi nell'esporsi davanti agli altri (anche se lo dimostrano solo quando gli viene chiesto di parlare). In un primo momento, dopo aver spiegato l'attività da svolgere, spesso succede così: ci sono i più coraggiosi che si prestano volontari per primi e farebbero tutto senza problemi e senza alcuna paura, e poi ci sono anche quelli più timidi, che si lamentano e si vergognano un po' ma poi con mezzo sorriso iniziano a partecipare per fare...

Il Progetto in breve

Il progetto Vivere il quartiere si svolge nel quartiere Brancaccio della città di Palermo. Un contesto difficile in cui mancano spazi dedicati ai giovani ed in cui è ancora fortemente diffuso un atteggiamento di passività e scarso senso civico, dove le scuole rappresentano il fulcro del percorso educativo dei minori. In tale contesto il progetto vuole farsi promotore del cambiamento offrendo ai minori opportunità aggregative e di empowerment volte a stimolare il loro senso di appartenenza al territorio in termini positivi e propositivi: attenzione al bene comune, rispetto dell’altro e dell’ambiente, partecipazione civica; un percorso volto alla crescita personale, sociale e culturale dei minori ed a produrre risultati tangibili e a breve termine sul territorio grazie alla promozione di iniziative concrete di cittadinanza attiva nella consapevolezza che idee e collaborazione siano i cardini per contribuire alla società, imparare ad assumersi responsabilità individuali e collettive. Pro...