Il progetto realizzato dall’associazione Uniamoci ha coinvolto due classi della scuola dell’infanzia della Direzione Didattica Orestano nel quartiere di Brancaccio dove i piccoli sono stati stimolati ad esprimere il proprio pensiero sui fatti quotidiani attraverso il teatro ed hanno avuto l’opportunità di risolvere in prima persona l’ingiustizia rappresentata secondo il loro modello di pace. L’attività è stata svolta in quattro workshop assieme agli operatori dell’associazione che a loro volta sono stati formati dall’attore di teatro dell’oppresso Dario Scarpati, il quale ha dato una guida sullo svolgimento e la buona riuscita dell’attività. Tenendo conto della sensibilità dei bambini della scuola, le tematiche scelte riguardano ingiustizie con cui i piccoli possono avere familiarità, partendo da ingiustizie tra pari fino ad arrivare alle persone che hanno come punto di riferimento.
L’attività è strutturata nel coinvolgimento iniziale dei piccoli in esercizi di espressione vocale e di mimica per poi creare un clima di gruppo favorevole alla rappresentazione, discutere assieme ai piccoli di eventuali episodi vissuti, successivamente rappresentarli ed infine invitarli a modificare le scena rappresentata con la risoluzione dell’ingiustizia.
Il progetto realizzato ha dato voce ad episodi che noi adulti potremmo considerare banali ma che hanno un gran peso per i piccoli: il giocattolo non condiviso può essere motivo di divisione e porta a dire parole di cui spesso non si sa il significato, comunicare ogni ingiustizia all'insegnante può diventare motivo di allontanamento da parte dei compagni o divisioni del gruppo classe alla loro giovane età.
Il tema dell’ingiustizia non va inteso come una tematica complessa da affrontare per la loro età, non bisogna minimizzare il loro racconto o fornire da subito una soluzione ma educarli ad analizzare se l'azione svolta ha un bene collettivo per tutti nessun escluso o favorisce il benessere di determinate persone.