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Essere volontari

All’interno del progetto Vivere il Quartiere, tre classi della scuola primaria una quarta e due quinte hanno partecipato con entusiasmo a un percorso dedicato al volontariato, imparando che anche da piccoli si può fare qualcosa di grande per gli altri.

Il modulo si è aperto con un momento di riflessione condivisa: cosa significa essere volontari? A partire da questa domanda, abbiamo giocato insieme a un gioco da tavolo sul volontariato, per approfondire in modo divertente i temi della solidarietà, dell’aiuto reciproco e dell’impegno per il bene comune.

Successivamente, i bambini sono stati coinvolti in un vero e proprio brainstorming per capire quali attività avrebbero voluto proporre loro stessi come giovani volontari. Da questo momento creativo e partecipato sono emersi tre desideri diversi, uno per ogni classe: la quarta ha espresso il desiderio di trascorrere del tempo con persone con disabilità, una quinta ha scelto di organizzare un evento con gli anziani, e l’altra quinta ha deciso di realizzare dei pensieri pasquali per le persone ammalate.

Con la classe quarta abbiamo quindi organizzato un incontro con alcuni dei nostri utenti con disabilità. I bambini hanno progettato l’intera giornata: giochi con la palla, canzoni, balli e tanto divertimento. L’incontro è stato un successo: risate, musica e condivisione hanno reso l’atmosfera leggera e gioiosa, regalando a tutti un pomeriggio speciale all’insegna dell’inclusione.

La prima classe quinta ha invece organizzato un evento dedicato agli anziani, al quale hanno partecipato anche alcuni dei loro nonni. I bambini hanno progettato tre stazioni diverse: una per giocare a carte, una per ballare insieme e una con un “gioco della bottiglia” molto originale, pensato da loro, in cui ogni casella corrispondeva a una domanda per conoscere meglio il mondo degli adulti. È stato un bellissimo momento di scambio intergenerazionale, dove grandi e piccoli si sono ascoltati, divertiti e arricchiti reciprocamente.

Infine, la seconda classe quinta ha scelto di dedicare il proprio impegno alle persone ammalate. I bambini hanno realizzato con cura dei pensierini pasquali, decorandoli e accompagnandoli con messaggi di augurio, speranza e serenità. I lavoretti sono stati poi affidati ai ministri straordinari della Chiesa, che li hanno consegnati a chi non poteva uscire di casa o era ricoverato. Un gesto semplice ma carico di significato, che ha portato un sorriso a molte persone.

Questo percorso ha mostrato come, anche in età molto giovane, sia possibile sviluppare empatia, responsabilità e senso civico. I bambini, con creatività e cuore, hanno dimostrato che prendersi cura del proprio quartiere e delle persone che lo abitano è un’esperienza preziosa per crescere insieme, da cittadini attivi e consapevoli.

Chiara Giammarresi
Educatrice

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